di Florentina Camussi
Distante dagli stereotipi di narrazione bellica. Lontanissimo dalle storie di imprese eroiche, di solidarietà fraterna nelle difficoltà, lo scrittore Stefano Valente nel suo romanzo 6 GIORNI (Graphofeel) racconta la guerra cattiva, quella fatta di devastazione, annichilimento. Gli ultimi 6 giorni di cammino di due uomini, in fuga dall’orrore. Personaggi opposti, i due protagonisti si troveranno spalla a spalla in un viaggio pieno di insidie, in cui allucinazione e realtà si confondono. Straniante, tesissimo e, a tratti, volutamente disturbante, il libro è scritto con uno stile unico e porta il lettore ad una riflessione filosofica sul senso della guerra, della morte e della libertà. Si esce dalla lettura col desiderio di voler contribuire alla pace, cominciando da quel doppio che abbiamo dentro di noi che anela il paradiso e spesso vive in una prigionia infernale.
(Stefano Valente)